Condizioni a rischio che influiscono sull'avvio dell'allattamento al seno
Attivazione secretoria
La "montata lattea" normalmente avviene tra le 24 e le 72 ore dopo il parto. Dà inizio all'aumento di maggiori volumi di latte.
Attivazione secretoria ritardata
Viene definita come la percezione scarsa o assente della pienezza del seno o di perdite >72 ore dopo il parto. 1
Le donne che manifestano un'attivazione secretoria ritardata hanno il 60% di probabilità in più di interrompere l'allattamento al seno a 4 settimane. 2
Alcune condizioni o circostanze mettono le madri a rischio di attivazione secretoria ritardata.
Questi fattori di rischio devono essere valutati prima e dopo il parto, in quanto possono avere un impatto negativo sull'allattamento al seno e sulla produzione di latte complessiva.
Molti di questi fattori di rischio possono essere valutati prima del parto:
- Obesità materna 3, 5
- Diabete 1, 6, 7
- Età materna superiore a 30 anni 1
- Intervento di riduzione del seno 8
- Primiparità - prima gravidanza 1, 9
- Induzione del travaglio (IOL): rispetto alle donne con travaglio spontaneo, quelle con induzione di travaglio hanno maggiori probabilità di avere parti cesaree, epidurali, episiotomie ed emorragia post-parto (PPH). 1, 10
- Taglio cesareo pianificato 11
Alcuni fattori di rischio possono presentarsi durante o dopo il parto:
- Taglio cesareo non pianificato/di emergenza11
- Travaglio e parto stressanti o prolungati Stress psicosociale/dolore 9, 12-14
- Emorragia post-parto (PPH) 1, 15
- Neonato prematuro o prematuro tardivo 1, 16
- Separazione madre-bambino 1, 17
- Ritardo del primo episodio di allattamento 18
- Allattamento al seno (o estrazione) <8 volte in 24 ore 19, 20
È essenziale adottare misure tempestive per ridurre al minimo l'impatto di queste condizioni sulla futura lattazione.
Protocollo standardizzato di allattamento per le "madri a rischio" che comprende:
- Identificare le donne a rischio durante la gravidanza.
- Best practice per un efficace supporto alla lattazione precoce per le donne identificate con fattori di rischio.
Informare le donne in gravidanza e le famiglie sui seguenti aspetti:
- diverse fasi della lattazione;
- processo di produzione del latte;
- fattori di rischio associati all'attivazione secretoria ritardata;
- best practice per garantire volumi di latte adeguati.
La valutazione dell'allattamento durante la gravidanza deve essere effettuata a tutte le donne:
- Tutti i fattori di rischio devono essere documentati e comunicati nel libretto di gravidanza.
- È necessario informare la donna in gravidanza e discutere assieme della sua situazione.
Formare il personale sanitario sui seguenti aspetti:
- diverse fasi della lattazione;
- processo di produzione del latte;
- fattori di rischio associati all'attivazione secretoria ritardata;
- best practice per garantire volumi di latte adeguati, nell'ambito del protocollo di allattamento per le "madri a rischio".
Avvio della lattazione:
- Favorire una stimolazione precoce, frequente e ottimale del seno.
- Evitare ritardi nell'iniziazione.
- È stato dimostrato che i tiralatte ospedalieri che imitano la suzione del neonato aiutano le madri a rischio a raggiungere volumi di latte adeguati quando si verifica un'attivazione secretoria ritardata. 21-24
Scopri di più su come tutelare la produzione di latte per le madri a rischio.
Conclusione
Il corretto intervento clinico al momento giusto offre alla madre le migliori possibilità di raggiungere i suoi obiettivi di allattamento al seno.
Per alcune madri, in presenza di condizioni a rischio, l'ottimizzazione della stimolazione del seno e lo svuotamento completo del seno attraverso l'uso dell'estrazione manuale, oltre all'allattamento al seno, possono essere necessari per consentire loro di raggiungere volumi di latte materno adeguati. 1
L'adozione di un approccio "aspetta e vedi" può comportare problemi con l'allattamento al seno precoce. 1
Le donne che subiscono un ritardo nell'insorgenza dell'attivazione secretoria possono essere meno in grado di sostenere l'allattamento esclusivo al seno a quattro settimane. 2
Le condizioni a rischio e l'attivazione secretoria ritardata devono essere utilizzate come marker clinico per identificare le donne che hanno maggiori probabilità di difficoltà nell'allattamento al seno e di interruzione precoce dello stesso.2
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