Le prime ore e i primi giorni dopo il parto sono fondamentali per la madre e il bambino per avviare e sviluppare la produzione di latte in modo efficace. Fornire alle madri un sostegno e una consulenza adeguati durante questo periodo è fondamentale per aiutarle ad avviare e mantenere un'adeguata produzione di latte.
Le madri hanno maggiori probabilità di interrompere l'allattamento al seno quando sentono che la loro produzione di latte è inadeguata. Le madri i cui bambini non sono in grado di alimentarsi efficacemente al seno o presentano fattori di rischio per l'allattamento richiedono un sostegno supplementare per stabilire una produzione di latte. L'uso di tiralatte ospedalieri per stimolare il seno può fornire un valido supporto in questi casi. Pertanto, è utile identificare e monitorare le donne con fattori di rischio per l'attivazione secretoria ritardata che potrebbero trarre beneficio dall'uso precoce del tiralatte, per avviare e sviluppare un'adeguata produzione di latte.
Avvio della produzione di latte
Tutte la madri passano per gli stessi processi di lattazione per raggiungere una produzione di latte adeguata, sia in caso di parto a termine che prematuro. La produzione di latte può essere descritta in quattro fasi continuative:
- Sviluppo del tessuto mammario
- Avvio della produzione di latte
- Consolidamento della produzione di latte
- Mantenimento della produzione di latte
Tali fasi sono chiaramente collegate ed è quindi importante un buon avvio, dato che questo avrà un impatto sostanziale sul successo della produzione di latte a lungo termine.
Guida per professionisti sanitari: allattamento al seno ed estrazione durante il COVID-19
Sulla base di evidenze aggiornate dell'OMS e dell'UNICEF, questa infografica fornisce ai professionisti sanitari le risposte alle domande più frequenti quando le donne allattano al seno con il Coronavirus, sia sospetto che confermato, e che allattano o estraggono il latte per il loro bambino nato a termine o nella UTIN.
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Condizioni a rischio che influiscono sull'avvio dell'allattamento al seno
Ci sono fattori da considerare quando si determina il rischio di attivazione secretoria ritardata. Tre di questi fattori di rischio possono essere valutati prima del parto (età materna, gravidanza, peso), e il quarto, il parto, appena prima della nascita del bambino o durante il parto (cesareo non pianificato). L'intervento clinico adeguato al momento giusto può offrire a una madre la migliore possibilità di raggiungere i suoi obiettivi di allattamento al seno. In quanto tali, le madri con queste condizioni dovrebbero essere informate in merito alle loro potenziali difficoltà durante l'allattamento al seno.
Migliorare il ritardo della lattogenesi e la soppressione della lattazione nelle madri a rischio
La capacità di avviare, sviluppare e mantenere volumi di latte materno sufficienti a soddisfare le esigenze di un neonato dipende da complessi fattori interconnessi. Inoltre, ci sono molteplici fattori di rischio materno per il ritardo della produzione di latte e la soppressione della lattazione.
In molte situazioni di allattamento, gli interventi non vengono avviati fino a quando la madre non segnala il problema. Identificando le madri che sono a rischio di produzione di latte ritardata o bloccata, specialmente quelle con molteplici fattori di rischio, i medici possono monitorare maggiormente i progressi nell'alimentazione dei neonati e intervenire in modo proattivo.
Agire tempestivamente: la finestra temporale critica per stabilire l'allattamento e migliorare la soddisfazione del paziente
La professoressa Diane Spatz, PhD, RN-BC, FAAN, presenta strategie basate sull'evidenza per affrontare i problemi dell'allattamento subottimale relativi ai fattori di rischio per l'allattamento materno e per implementare cambiamenti nella pratica che influiscono sui risultati dell'allattamento materno.
